Di seguito vengono riportati tutti i reati presupposto.
Aggiornato alla data del 12 dicembre 2017 (ultimo provvedimento: Legge 20 novembre 2017, n. 167)
Il D.Lgs. n. 231/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche/enti per i reati commessi dalle loro figure apicali, di vertice, e dalle persone sottoposte alla vigilanza delle figure apicali anzidette nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso.
Il legislatore ha espressamente previsto la possibilità per l’Ente di essere esente dalla predetta responsabilità amministrativa nella sola ipotesi esimente in cui questi si sia dotato di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e di un Organismo di Vigilanza con la condizione che il predetto modello risulti costantemente verificato, efficace ed aggiornato.
L’Ente/Società non risponde amministrativamente dei reati commessi dai propri dipendenti se prova:
STEP 1 - Analisi dei rischi di commissione di reati ricompresi nei reati presupposto ex D.Lgs. 231/01
Eseguiamo un’attenta analisi dei rischi finalizzata ad identificare il rischio di commissione dei reati ricompresi nei cd. Reati presupposto.
STEP 2 - Mappatura delle aree aziendali sensibili al rischio di commissione dei reati presupposto
Eseguiamo un’attenta analisi dei flussi all’interno della vostra azienda per identificare le prassi gestionali necessarie ad esercitare una efficace gestione e un accurato controllo sui reati presupposto ad alta probabilità di accadimento.
STEP 3 - Predisponiamo un Modello “su misura” della realtà organizzativa
Redigiamo un modello di gestione corredato da procedure aziendali adeguate ed efficaci per le aree di attività aziendale ad alto rischio di commissione di reati.
IL MODELLO 231 SVILUPPATO SARÀ COSÌ CARATTERIZZATO:
identificante le caratteristiche strutturali dell’Organizzazione
afferente le diverse tipologie di reati presupposto contemplati nel D.Lgs. 231/2001 e recante la mappatura dei rischi di commissione dei reati
riportante le regole di condotta proprie dell’Organizzazione
riportante i principi base del CCNL applicato, e le altre regole sanzionatorie a carico dei soggetti che collaborano con l’azienda
Affinchè il modello organizzativo venga attuato efficacemente è necessario formare tutti i soggetti che operano nell’azienda.
La formazione erogata viene differenziata a seconda che la stessa si rivolga ai dipendenti nella loro generalità e ai dipendenti che operano in specifiche aree di rischio.
La formazione erogata prevede un contenuto preciso dei corsi, la frequenza e l’obbligatorietà della partecipazione ai programmi di formazione.
Frequenza dell’ attività formativa
1 - L’attività formativa del personale viene attuata all’adozione del modello organizzativo.
2 - L’attività formativa viene riproposta ai neoassunti e all’esito di cambiamenti rilevanti nell’organizzazione aziendale o di modifiche legislative che impattano sui reati-presupposto
3 - L’attività formativa viene riproposta con sessioni formative successive alla prima a cadenza annuale con focus a chi è particolarmente esposto al rischio di commissione di reati o ai vertici dell’ente.
Le attività di formazione erogate dalla nostra azienda sono caratterizzate da:
L’organismo di controllo deve essere dotato delle caratteristiche essenziali di autonomia ed indipendenza, professionalità e continuità di azione.
L’articolazione e la composizione dell’organismo di vigilanza (monosoggettivo o plurisoggettivo) è correlata alla complessità dell’impresa.
L’Organismo di vigilanza ha doveri di verifica della idoneità e sufficienza dei modelli organizzativi a prevenire i reati.
Assumiamo il ruolo di membri dell’organismo di vigilanza attraverso mandati di natura annuale o pluriennale.
Eseguiamo audit mirati sul vostro modello organizzativo 231/01 rilasciandovi un verbale di audit che dimostra che l’azienda ha posto in essere i controlli necessari a verificare l’efficacia e l’adeguatezza dei protocolli/procedure presenti nel modello organizzativo.
Responsabilità amministrativa delle società e degli enti (Dlgs 231/2001)
Capo I - Responsabilità amministrativa dell'ente
Capo II - Responsabilità patrimoniale e vicende modificative dell'ente
Capo III - Procedimento di accertamento e di applicazione delle sanzioni amministrative
Capo IV - Disposizioni di attuazione e di coordinamento
Consulta la tabella per visionare sezioni e articoli.
Sezione I - Principi generali e criteri di attribuzione della responsabilità amministrativa (Artt. 1-8)
Sezione II - Sanzioni in generale (Artt. 9-23)
Sezione III - Responsabilità amministrativa da reato (Artt. 24-26)
Sezione I - Responsabilità patrimoniale dell'ente (Art. 27)
Sezione II - Vicende modificative dell'ente (Artt. 28-33)
Sezione I - Disposizioni generali (Artt. 34-35)
Sezione II - Soggetti, giurisdizione e competenza (Artt. 36-43)
Sezione III - Prove (Art. 44)
Sezione IV - Misure cautelari (Artt. 45-54)
Sezione V - Indagini preliminari e udienza preliminare (Artt. 55-61)
Sezione VI - Procedimenti speciali (Artt. 62-64)
Sezione VII - Giudizio (Artt. 65-70)
Sezione VIII - Impugnazioni (Artt. 71-73)
Sezione IX - Esecuzione (Artt. 74-82)
Disposizioni di attuazione e di coordinamento (Artt. 83-85)
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